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Cosa cura il medico specialista sessuologo
Per disfunzioni sessuali si intendono quei disturbi che ostacolano o impediscono il rapporto sessuale.
La difficoltà nel pieno compimento del rapporto sessuale crea una forte frustrazione associata spesso ad ansia da prestazione,
poiché l'efficienza sessuale è uno degli elementi che concorrono alla costruzione di una soddisfacente immagine di se.
Va da se che la presenza dell'ansia da prestazione complica in maniera determinante la risoluzione spontanea del problema,
consolidando e moltiplicando le esperienze di fallimento.
Un disturbo che magari poteva essere solo circostanziale, può così diventare cronico, richiedendo a questo punto
l'intervento dello psicologo. Il primo passo che questi compierà sarà di escludere, tra le possibili cause,
la presenza di disfunzione organiche, la qual cosa si può accertare facilmente
con esami medici specifici, andrologici o ginecologici.
Se la funzionalità fisica degli organi risulterà soddisfacente, come avviene in una grande percentuale di casi,
il problema dovrà essere affrontato sul piano psicologico, ricercando cause attuali o pregresse del fenomeno disfunzionale.
Normalmente, un buon approccio psicologico permette di superare con relativa rapidità questo tipo di problemi.
I disturbi sessuali posssono essere dovuti a cause organiche, cause psicologiche o da entrambe;
l'analisi dei fattori che li hanno prodotti ci consente di affrontare il problema in modo specifico e quindi di risolverlo.
Tra le cause psicologiche più comunemente riscontrate nella eziologia delle disfunzioni sessuali troviamo
schemi mentali disfunzionali (solitamente ragionamenti erronei, pensieri irrazionali, immagini distorte,
aspettative irrealistiche), emozioni assenti, o troppo intense,e comportamenti disadattativi della persona.
Tutti i disturbi che prenderemo in esame vanno affrontati con una adeguata valutazione clinica,
non solo focalizzata specificatamente alla disfunzione sessuale lamentata, ma allargata a 360 gradi sul funzionamento complessivo,
cognitivo e comportamentale del paziente; successivamente sarà possibile far ricorso a procedure di intervento psicologico.
In tanti casi il trattamento consiste in esercizi graduati da farsi individualmente o in coppia il cui risultato
finale dipende dalla motivazione e dall'impegno a modificare anche schemi mentali e comportamentali, appresi e ormai abitudinari,
riguardo se e l'altro.
LA RISPOSTA SESSUALE
Vediamo cosa accade esattamente nel corpo di un uomo e di una donna durante l'attività sessuale.
Possiamo suddividere la risposta sessuale maschile e femminile in cinque fasi successive:
la fase dell'eccitamento, caratterizzata dall'insorgenza di sensazioni erotiche e dal raggiungimento dell'erezione negli uomini e della lubrificazione vaginale nelle donne. Nel maschio il pene presenta una erezione, lo scroto si ispessisce, la sacca scotale si appiattisce e si indurisce mentre i testicoli cominciano a salire a causa dell'accorciarsi del funicolo spermatico. A livello generale c'è una risposta fisica di vasocongestione (il sangue si concentra in alcune zone del corpo) e miotonia; il respiro si appesantisce, il ritmo cardiaco e la pressione del sangue aumentano. Anche nella donna ci sono miotonia e vasocongestione, sia a livello dei genitali che a livello generale; le mammelle si gonfiano e si verifica un'erezione dei capezzoli. A livello locale l'eccitamento femminile provoca lubrificazione vaginale.
la fase del plateau: se la stimolazione continua si entra in una nuova fase. Ora il livello di eccitazione diventa sempre più elevato e aumenta progressivamente il battito cardiaco, la pressione del sangue, il respiro e la tensione muscolare. Anche il flusso del sangue aumenta, producendo nell'uomo un ulteriore ingrossamento del pene e dei testicoli che possono aumentare fino al 50% oltre le loro dimensioni normali; nella donna invece la vagina si dilata e il clitoride ruota verso l'alto di 180% ritraendosi.
la fase dell'orgasmo: l'orgasmo consiste nella liberazione di tutta la tensione sessuale accumulata durante le fasi precedenti e provoca molte modificazioni fisiologiche. In realtà nessuno sa con certezza come il sistema nervoso o i sistemi biochimici inneschino il riflesso dell'orgasmo; quel che è certo è che sia i fattori che psicologici giocano un ruolo importante. Nell'uomo l'orgasmo coincide con l'eiaculazione provocata da contrazioni ritmiche dell'uretra e dei muscoli alla base del pene. Le prime contrazioni sono più potenti e ravvicinate, mentre le altre sono più deboli e distanziate. Durante questa fase si verificano anche contrazioni dello sfintere anale e dei muscoli del pavimento pelvico. Anche nella donna l'orgasmo è caratterizzato da contrazioni ritmiche dei muscoli vaginali e del perineo.
la fase della risoluzione: le reazioni fisiolgiche locali progressivamente scompaiono e si ristabilisce la situazione iniziale. Il corpo torna ad uno stato rilassato e privo di eccitazione. Il sangue che riempiva gli organi genitali drena rapidamente e questi ritornano allo stato di riposo. Anche il respiro, il battito cardiaco e la pressione sanguigna ritornano ai livelli normali.
la fase refrattaria: le fasi del ciclo della risposta sessuale sono simili negli uomini e nelle donne, con un'eccezione: subito dopo l'orgasmo e le fase di risoluzione l'uomo entra nel cosiddetto periodo "refrattario". In questo lasso di tempo nessuna stimolazione potrà produrre un ulteriore orgasmo; nei ragazzi più giovani il periodo refrattario dura solitamente pochi minuti mentre negli uomini più anziani può durare alcune ore o anche giorni. Le donne, diversamente dagli uomini, non hanno un vero e proprio periodo refrattario ed è per questo che possono raggiungere diversi orgasmi in successione.
DISTURBI DEL DESIDERIO SESSUALE
Questa categeria è caratterizzata dall'inibizione della fase appetitivi e/o dei cambiamenti psicologici che caratterizzano il ciclo completo di risposta sessuale.
Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo: si manifesta con la mancanza di interesse per il sesso e l'assenza di una motivazione spontanea verso l'attività sessuale.
L'individuo che presenta una carenza di desiderio appare "asessuale" e si comporta come se i centri sessuali del cervello fossero "bloccati". Non manifesta interesse per la sessualità e, se si presenta un'occasione erotica, non ne approfitta.
La caduta del desiderio, in alcuni casi, non coinvolge la normale risposta sessuale. Si può avere una valida erezione e anche un orgasmo, ma ogni esperienza sessuale viene vissuta in modo meccanico, senza provare piacere. Questo sintomo può manifestarsi, secondo i casi, nella masturbazione, con la partner fissa o con qualunque tipo di pratica e partner sessuale.
Possibili cause. Le cause individuali sono svariate e possono comprendere: convinzioni religiose, fobie specifiche sessuali, il timore di perdere il controllo sotto la spinta degli impulsi sessuali, la paura della gravidanza ecc.
Disturbo da avversione sessuale: alcune persone sviluppano un rifiuto fobico delle sensazioni erotiche e/o di alcune attività legate al sesso. In alcuni casi la risposta fobica è totale rispetto al sesso, per cui si prova panico e repulsione in conseguenza di sensazioni, pensieri, sentimenti o situazioni di natura sessuale ed erotica;
in altri casi la risposta è fobica, è limitata e riguarda aspetti specifici: l'atto della penetrazione, la masturbazione, il bacio, le carezze, l'atto di spogliarsi, il guardare i genitali del propri o del partner, essere toccati in determinate parti del corpo ecc. Queste persone vanno incontro a forti stati ansiosi e a veri e prorpi attacchi di panico nelle situazioni che risvegliano la loro reazione fobica. Di solito, provano anche un'ansia anticipatoria e cercano di evitare a qualsiasi costo ogni comportamento che possa condurre alla situazione sessuale che li spaventa. Altre persone pur riuscendo a sopportare la situazione la trovano estremamente penosa.
DISTURBI DELL'ECCITAMENTO SESSUALE
Disturbo dell'eccitamento sessuale femminile: il disturbo si manifesta come incapacità di raggiungere o mantenere, fino al completamento dell'attività sessuale, un adeguata lubrificazione. Spesso le donne che soffrono di questo disturbo hanno difficoltà a rispondere a uno stimolo erotico che esse stesse giudicano adeguato. La persona affetta da disturbo dell'eccitazione riesce a provare desiderio sessuale. L'inibizione scatta nel momento in cui deve passare all'azione.
Tra le possibili cause troviamo problematiche legate alla relazione di coppia o all'atteggiamento della paziente verso la sessualità in generale. Nella coppia possono esserci conflitti che producono nella donna ansia, rigidità e disagio.
Questo disturbo può essere legato anche alle modificazioni psicofisiche causate dalla menopausa, spesso accompagnata da una mancanza di lubrificazione vaginale di tipo psicosessuale.
Disturbo maschile dell'erezione: il termine "disfunzione erettile" si riferisce a tutte quelle situazioni in cui, pur essendo vivo e presente il desiderio sessuale, si verifica la costante incapacità a raggiungere e/o mantenere l'erezione completa.
Si parla quindi di disfunzione erettile non solo di fronte all'assenza di erezione, ma anche di fronte ad un'erezione così fugace da non permettere al soggetto di portare al termine il rapporto sessuale. Il fenomeno deve essere di tipo ricorrente e non episodico.
L'erezione può essere completa all'inizio e scomparire prima del rapporto; può essere così debole da non permettere l'introduzione del pene in vagina, se non con l'aiuto delle mani; a volte può essere più duratura e scomparire prima che il soggetto raggiunga l'orgasmo; infine il pene può rimanere per tutto il rapporto in uno stato semirigido tale da non permettere affatto la penetrazione.
L'orgasmo può avvenire comunque a pene flaccido o semirigido perchè non dipende dal grado di erezione del pene ma dallo stato di eccitazione del paziente.
La disfunzione erettile può essere presente fin dalla prima volta che il paziente tenta di fare l'amore oppure manifestarsi in seguito a uno stress, a una crisi o all'età avanzata.
DISTURBI DELL'ORGASMO
Disturbi dell'orgasmo femminile: questo disturbo si presenta come l'assenza dell'orgasmo in una donna con normale fase di eccitamento nel corso del rapporto sessuale.
Si parla di anorgasmia primaria quando la donna non ha mai raggiunto l'orgasmo, né da sola, né con il partner utilizzando qualsiasi tecnica di stimolazione, e secondaria quando il disturbo si presenta con un certo momento nella vita del paziente oppure se la difficoltà è limitata solo a certe tecniche di stimolazione.
All'origine di una situazione di anorgasmia spesso vi è l'effetto inibitorio dell'ansia durante il rapporto sessuale, ansia che può essere dovuta a paure sessuali, ad un rapporto non adeguato con il partner, al timore di perdere il controllo.
Parlando di orgasmo femminile è utile un chiarimento: la dicotomia tra l'orgasmo vaginale (coitale) e clitorideo non ha motivo di esistere in quanto fisiologicamente anche l'orgasmo vaginale è prodotto dalla stimolazione del clitoride.
Pur esistendo una certa percentuale di donne psicologicamente e fisiologicamente sane che non sono in grado di raggiungere l'orgasmo attraverso movimenti coitali ma solo attraverso la stimolazione del clitoride, non si può parlare in questo caso di anorgasmia.
Disturbo dell'orgasmo maschile o eiaculazione ritardata: l'eiaculazione ritardata è un'inibizione specifica del riflesso eiaculatorio.
L'erezione in questi uomini è normale, ma essi non sono in grado di eiaculare o incontrano grande difficoltà nel farlo, anche se hanno il desiderio di avere un'orgasmo.
Esistono varie frome di eiaculazione ritardata. Si va dall'episodio isolato in cui il disturbo si verifica solo in alcune situazioni particolarmente ansiogene alle situazioni più gravi in cui un uomo non ha mai provato un'orgasmo. tra questi due estremi c'è tutta una serie di forme intermedie, la più comune delle quali è quella dell'uomo che non riesce ad avere un'eiaculazione durante la penetrazione, ma solo attraverso la masturbazione.
Eiaculazione precoce L'eiaculazione si definisce precoce quando si verifica prima che la persona lo desideri. In questo caso manca un ragionevole controllo volontario dell'eiaculazione e dell'orgasmo.
Il punto centrale è proprio l'assenza di controllo sul riflesso eiaculatorio e non la durata del rapporto: c'è precocità solo quando l'orgasmo interviene di riflesso e non può essere controllato o evitato volontariamente dal soggetto.
Il fattore "rapidità", invece, dipende dal contesto culturale e non può essere considerato determinante per la diagnosi.
La persona non riesce a tollerare l'eccitazione erotica e questo produce un'accelerazione della risposta sessuale e dell'orgasmo.
Egli, inoltre, non ha la percezione delle sensazioni che anticipano l'orgasmo e, pertanto, non lo riesce a controllare.
Può manifestarsi, secondo i casi, con qualunque tipo di partner, solo con la partner abituale o in tutti i tipi di attività sessuale, compresa la masturbazione.
Ci sono diverse ipotesi circa l'origine psicologica del disturbo: un condizionamento avvenuto durante le prime esperienze sessuali, spesso vissute con ansia e nervosismo, oppure incapacità da parte di chi ne soffre di percepire il proprio livello di eccitazione.
Disturbi da dolore sessuale: la dispareunia è presente sia nell'uomo che nella donna e si manifesta attraverso un persistente e continuo dolore genitale nel corso o dopo un rapporto sessuale. Nella donna non è dovuto esclusivamente a mancanza di lubrificazione o a
vaginismo, mentre nell'uomo non sempre è dovuto a cause fisiche.
Il vaginismo è un disturbo tipicamente femminile e consiste nella contrazione dei muscoli vaginali che impedisce la penetrazione da parte dell'uomo. è spesso causa di situazioni spiacevoli come i "matrimoni bianchi" o "non consumati".
Spesso in queste coppie c'è un'ottima intesa e il disturbo non impedisce tutti gli altri giochi sessuali che non comprendono la penetrazione.
Tale disturbo viene considerato una fobia sessuale. Diagnosticamente le fobie rientrano tra i disturbi d'ansia e consistono in una forma particolare di paura non controllata, sproporzionata rispetto alla situazione e caratterizzata dall'evitamento della situazione temuta.
Nel caso particolare delle fobie sessuali la paura eccessiva provoca una risposta di esitamento ed è strettamente connessa all'ansia anticipatoria.
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