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L’endocrinologia è quella branca specialistica della scienza medica che si occupa dello studio, della diagnosi, e della terapia delle ghiandole endocrine.
Le ghiandole endocrine si distinguono dalle ghiandole esocrine perché le prime riversano i loro secreti e prodotti ormonali direttamente nel sangue e comunque all’interno dell’organismo.

Le ghiandole endocrine sono: la ghiandola ipofisi (o ghiandola pituitaria), che è da considerare la ghiandola madre di tutte le ghiandole, situata nella zona alla base del cervello, con i suoi ormoni o tropine, regola il meccanismo funzionale di quasi tutte le ghiandole dell’organismo.
In poche parole, diciamo che è la centralina funzionale di tutti i fenomeni biologici del nostro organismo.

Altra ghiandola di notevole importanza è la tiroide, che con i suoi ormoni, o "tirosine", regola il metabolismo dell’intero organismo.
Ghiandola importante è anche il surrene (o ghiandola cortico-surrenalica), che regola il metabolismo idrico-salino dell’organismo, nonché interferisce con la elaborazione di ormoni surrenalici della sfera sessuale e nel tono dell’organismo.
Altre ghiandole di rilievo sono le paratiroidi, in numero di quattro, all’interno della tiroide, che regolano il metabolismo del calcio e del fosforo nel nostro organismo.
Ghiandola endocrina nel sesso maschile è il testicolo, che oltre alla funzione di produrre gli spermatozoi, elabora gli ormoni che regolano la funzione sessuale e il meccanismo dell'erezione. C’è da dire che il testosterone secreto dal testicolo tiene su il tono dell'organismo e previene lo stato depressivo dell’organismo.
Nel sesso femminile una importante ghiandola enocrina è l'ovaio, che regola gli ormoni femminili e la funzione ovulatoria per la riproduzione umana.

Verranno approfondite in altra sede le malattie del pancreas endocrino (che secerne l’insulina che previene il diabete) e della mammella (ghiandola deputata all’allattamento).


DI COSA SI OCCUPA IL MEDICO SPECIALISTA ENDOCRINOLOGO

Il medico specialista endocrinologo si occupa dello studio, della diagnosi di tutte le alterazioni e malattie di tutte le ghiandole endocrine.

Per quanto riguarda la tiroide, una tiroidite autoimmune è quella di Hashimoto, che sfugge al controllo centrale dell'ipofisi. In questi casi la tiroide si stimola autonomamente senza il TSH ipofisario e produce il Latz (sostanza autostimolante), come elemento compensatorio funzionale. Tali scompensi comportano di fatto una condizione di ipotiroidismo.

Il caso opposto potrebbe configurarsi nel morbo di Basedow dove i pazienti presentano tratti marcati di ipertiroidismo, accusando tachicardia, esoftalmo (protuberanza dei globi oculari) e aumento di volume del collo, nonché turgore delle vene giugulari. il soggetto spesso va incontro a tireotossicosi, per cui è necessario l'inrevento dello specialista endocrinologo.

Per quanto riguarda l’ipofisi, le patologie più comuni sono le alterazioni degli ormoni ipofisari che comportano squilibri su tutte le ghiandole periferiche, provocando per esempio l’ipertiroidismo, obesità endocrina e altro.

Il medico endocrinologo si occupa altresì dello sviluppo in altezza dell’organismo e del metabolismo, intendendo con questo termine il regolamento calorico ed energetico del corpo umano.

Il metabolismo quando è alterato può provocare magrezze patologiche o, in senso opposto, obesità (cioè aumento spropositato di peso) e deposito di grassi in diversi distretti dell’organismo.
Nella regolamentazione del metabolismo interviene principalmente la tiroide che può portare l’organismo in fase catabolica (forte dimagrimento) o anabolica (forte aumenti di peso o eccessi ponderali).

Lo specialista endocrinologo interviene in questo caso correggendo gli squilibri ormonali che sono alla base delle alterazioni citate.
Il peso del corpo è regolato quindi dalla tiroide che, se svolge una funzione ormonale esagerata (ipertiroidismo), oltre a diverse patologie concomitanti, comporta forte dimagrimento.
Ove il cosiddetto "consumo di lusso" ad una cera età della vita viene a cessare per il rallentamento improvviso del metabolismo e quindi della funzione tiroidea, il soggetto va in fase anabolica e aumenta progressivamente di peso.


PARLIAMO DI OBESITA'

L’obesità (o lipodistrofia adiposa) consiste in un aumento eccessivo della massa corporea con vistosi depositi di grasso in varie parti dell’organismo, che colpisce sia gli adulti che i bambini.

Esistono due tipi di soggetti obesi: un obeso di tipo scenico, tonico, ottimista (anche se grasso...) amante della buona tavola, gioviale etc., in cui prevale la sfera ormonica ed endocrina, a tipo anabolico del pancreas del surrene e del timo mentre il meccanismo funzionale tiroideo ed ipofisario sono per lo più normali; l’altro tipo di obeso, dove sono rallentati i processi metabolici e la funzione tiroidea, e trattasi quindi di un obesità a tipo atonico, flaccido, svogliato, che davanti a tutti invoca il carattere ereditario della sua obesità, passa il tempo nella noia e talvolta con scatti d’ira sfoga acuti sensi d’ansia che si accompagnano quasi sempre con un senso di inferiorità per tutta la vita.
Questo soggetto ha la pressione arteriosa quasi sempre bassa, mentre il primo tipo di solito presenta una pressione sanguigna regolare o da iperteso.

I soggetti obesi, sia uomini che donne, soprattutto dopo una certa età, si sentono una personalità importante solo a tavola, e sfogano le loro carenze ormonali compensandosi con una alimentazione esagerata che progressivamente aggrava il loro stato di obesità e può provocare guai seri all’organismo.

L’obesità quindi è una vera e propria entità patologica con risentimenti organici più o meno precoci ma sempre altamente sfavorevoli. E’ considerato un fattore peggiorativo o aggravante di molte malattie dell’organismo e gli iperponderali (i soggetti dal peso eccessivo) anche se normotesi (con pressione sanguigna regolare) sono colpiti da infarto con una frequenza tre volte maggiori che i soggetti magri.

L’obesità predispone al diabete, malattia sociale oggi diffusa, che condiziona la vita di molti soggetti. Le malattie dell’apparato respiratorio e cardiovascolari vanno incontro a complicanze anche gravi nei soggetti obesi.
Frequentemente negli uomini e donne obesi si presentano gravi malattie articolari da usura dei capi articolari e frequenti sono il ginocchio valgo e la coxavara.

L’endocrinologia e la dietologia endocrinologica oggi possono portare a totale guarigione soggetti obesi anche seriamente a rischio, e bambini e soggetti giovani che, non curati, si svilupperebbero da adulti in soggetti obesi. Le terapie con le anfetamine (che davano tossicodipendenza e assuefazione) sono state abbandonate in favore di cure meno aggressive per l’organismo ma molto più efficaci, anche se con risultati graduali, e con attenzione da parte del neuroendocrinologo per gli aspetti emotivi e psicologici della persona.

Le diete ipocaloriche insieme alle cure farmacologiche appropriate e ai moderatori dell’appetito sono considerati strumenti validissimi per la cura delle patologie in questione.

C’è da dire che è importante (e quasi sempre manca) la determinazione e la partecipazione del soggetto alle cure a lui prescritte per il raggiungimento dei risultati sperati.

Vere obesità endocrine, che richiedono cure specialistiche particolari, sono soltanto due: le obesità da iperinsulinismo e il morbo di Cushing da alterazioni della ghiandola surrenalica.

A cura del Prof. A. Pellegriti, specialista in neuroendocrinologia

Indice di riferimento delle patologie trattate:
Cellulite, Gozzo, Ipertiroidismo, Ipotiroidismo, Magrezza, Malattie del metabolismo, Malattie della tiroide, Malattie delle linfoghiandole, Morbo di Basedow, Obesità, Tiroidite di Hashimoto, Tiroiditi, patologie delle ghiandole endocrine, sovrappeso

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